La fede. La fede è qualcosa che si ha dentro. La fede non è andare in chiesa. La fede non è confessarsi. La fede non è credere nella favoletta di gesù che nasce nella mangiatoia…e tutto il resto.
La fede è quella scintilla nel cuore, quel angolino rassicurante che è dentro di sé e ti rende parte di qualcosa di più grande. La fede è quella ave maria detta prima di un intervento chirurgico che ti cambia la vita. La fede è quella sensazione di calma che ti ritrovi dentro subito dopo averla detta.
Io ho la fede. Io credo che non siamo solo un ammasso di cellule nati dall’esplosione di atomi io credo in qualcosa di più grande. Sì, sono credente. E mi arrabbio quando sento di preti pedofili e di gente ignorante che per colpa di malati denigra l’intera chiesa. Potrei dirvi di aver visto cose che voi non avete visto. Per ogni prete pedofilo ce ne sono 10 che hanno dato la loro vita a Dio e che vivono in situazioni terribili solo per aiutare bambini, famiglie, popolazioni. Conosco preti che hanno tolto dalla strada donne prostitute, conosco preti che vivono in africa e curano orfanotrofi di bambini malati di Aids che nessuno vuole. Ho visto preti che il loro unico vestito era la tonaca che avevano addosso perché avevano donato tutto a Dio.
Oh sì il nostro papa si fa vedere con anelli d’oro e tiare zeppe di gemme e la gente si chiede se lui sa che una sola di quella gemma venduta potrebbe sfamare una popolazione africana per un anno. Non me ne frega assolutamente niente che il papa si fa vedere con l’anello prezioso. Me ne frega di chi invece la sua vita la dona sul campo e sono tantissimi.
A morte il prete pedofilo! Si certo, fosse per me ve lo giuro lo metterei su un palo lo squarterei vivo, gli brucerei lentamente le palle, sarebbe la mia miglior dissezione anatomica perché i bambini brutto schifoso non si toccano!
Ma ucciderei lui e solo lui. Per un bastardo del genere ce ne sono altri dieci che hanno dato la vita a Dio in maniera seria.
Ma ieri……ieri ho perso la mia fede. Non quella nel cuore ma quella di sperare che un barlume di vita ci sia per chi soffre di disturbi alimentari.
Non sono anoressica, non sono bulimica, non mi infilo dita in gola. Onestamente in passato l’ho fatto. Ora dopo l’intervento non posso farlo più. Soffro però di disturbo dell’immagine corporea e posso anche dire che queste terribili malattie hanno fatto parte della mia vita sia come malata sia come chi tenta sempre di aiutarne chi ne soffre.
Ieri ho avuto tra le mani una tesi di laurea, anzi no una tesi di dottorato in ambito religioso che è stata poi pubblicata. La tesi parlava di disturbi del comportamento alimentare e del fatto che debbano essere considerati motivo di annullamento del matrimonio.
– “Cioè scusi mi faccia capire. C’è una coppia sposata. Lei ha un disturbo alimentare che se non lo sapesse è una malattia….e il marito può chiedere l’annullamento del matrimonio?”
– “Si potrebbe essere motivo di annullamento…ovviamente nel libro sono spiegati quali casi di disturbi alimentari
– (la mia faccia ha assunto un tono di stupore con la bocca aperta)….Scusi e che ne è del “prendo te in salute e in malattia” ? Anoressia e bulimia sono malattie ne è a conoscenza della cosa? Non si dovrebbe tentare di aiutare la famiglia, darle supporto?
– Le malattie le curano i medici noi qui stiamo parlando di diritto canonico…della questione legale.
E sinceramente ho salutato e me ne sono andata non prima però di aver detto che quella tesi di dottorato era una vergogna e che mi aveva reso felice perché se un idiota del genere era arrivato al dottorato io ho grandi speranze di diventare cardiochirurgo.